Ciao,
provo a seguire il tuo discorso e a dispensare sciocchezze, vediamo cosa tiro fuori.
Citazione (gio904)
.... E l'astrale? E gli altri corpi sottili? Ciascun fotogramma tridimensionale del nostro cosmo ha una componente fisica, una astrale ed una mentale.
ummm non so sai.
Dipende cosa intendi con "fotogramma tridimensionale" ma soprattutto.. questo fotogramma è da te osservato oppure no?
Un fotogramma che non sto osservando e che quindi non ho coscienza della sua esistenza, esiste?
E se questo fotogramma tridimensionale è un sasso, ha la componente mentale?
Oppure sono io che con la mia componente mentale gli consento di manifestarsi?
Dipende cosa intendi.
Citazione (gio904)
Chiaro che l'esistenza stessa del libero arbitrio, della possibilità di scegliere fra una sequenza di fotogrammi ed un'altra, presuppone l'esistenza di linee temporali ovvero di realtà parallele.
In che senso la possibilità di scegliere fra una sequenza di fotogrammi o un'altra?
Io anche se ho libero arbitrio, con la mia persona, dove con persona intendo un connubio di massa, spirito ed energia, non ho la libertà di scegliere diverse linee temporali.
A meno che tu non intenda con "diverse linee temporali" i diversi destini/realtà che si vanno a creare con le scelte che perseguo.
Citazione (gio904)
Il legame esistente fra il tempo e lo spazio fa sì che per MUOVERSI nello spazio occorra del tempo. (Nelle dimensioni più sottili il tempo è diverso, ma non poi così tanto: in astrale è il tempo che occorre per DESIDERARE qualcosa, nel mentale è il tempo che occorre per PENSARE qualcosa)
mmm motivo di dibattito anche questo discorso.
Il tempo è solo la misura di un movimento da un punto ad un altro?
E se così è, dove è rappresentato nel "Mentale" lo spazio A (partenza) e lo spazio B (arrivo)?
Forse il tempo è solo la misura dell'efficienza con cui riusciamo a immaginare e manifestare un'azione qualunque sia il piano in cui essa ricade.
Citazione (gio904)
.... E solitamente riteniamo che in ogni istante, esiste tutto lo spazio dispiegato simultaneamente ed avendo un campo visivo grande quanto l'universo vedremmo lo spazio tutto assieme, mentre il tempo lo dovremmo percepire necessariamente un fotogramma per volta perché la nostra consapevolezza esclude dall'esistente tutto ciò che non è questo istante.
Lato Medaglia A
Citazione (gio904)
E come sarebbe se invece potessimo percepire tutto il tempo in un determinato punto dello spazio potendo prendere però in esame un punto alla volta? Ovvero ciascun punto dello spazio escludesse tutti gli altri?
Lato Medaglia B
Citazione (gio904)
Sorgerebbe innanzitutto il problema di capire come fare a passare da un punto ad un altro. Ci dovrebbe essere successione di punti dello spazio e, per ciascun punto percepito vedrei simultaneamente tutto il suo tempo, dall'inizio alla fine. Certo sarebbe tutto molto diverso, ma non più di tanto tutto sommato, avremmo sempre una successione, così come quelle del tempo che conosciamo.
Sono due punti di vista della stessa realtà.
Immaginati nell'asse Y lo spazio, e nell'asse X il tempo.
Nel primo caso sei focalizzato in un punto Xn e vedi tutti i punti Y1,2,n
Nell'altro caso sei su un punto Yn e vedi tutti i punto X1,2,n
poi dici... "e, per ciascun punto percepito vedrei simultaneamente tutto il suo tempo, dall'inizio alla fine."... però qua già ti stai spostando lungo un asse non trovi?
Citazione (gio904)
Chiaro che un filo che lega tutto il cosmo ci deve essere e questo impedisce di restare bloccati su un fotogramma che altrimenti sarebbe come un'isola. Occorre che la coscienza fluisca nel fotogramma successivo. Il fatto poi che percepisca il fotogramma successivo non vuol dire che il precedente è scomparso, ma solo che la mia coscienza è focalizzata sul successivo.
Ma questo fotogramma... mumble... non è che sto fotogramma alla fine non esiste?
Voglio dire, non siamo dentro una pellicola.
Posso accettare l'ipotesi di saltare fuori dal flusso del tempo e ripiombare in un altro tempo Xn+z ma... il tempo relativo all'invecchiamento del mio corpo?
Allora è locale al mio corpo e non allo spazio che occupo (ad esempio la città dove abito).
E quindi il tempo che cosa è?
Una dimensione relativa o assoluta?
Citazione (gio904)
E questo è il famoso concetto di eterno presente. Tutto esiste eternamente eppure niente è fermo ma tutto scorre. Scorre eternamente. Ma perché scorre in una sola direzione? Se dal fotogramma X scivolo nel fotogramma X+1 perché non posso tornare dal fotogramma X+1 al fotogramma X ?
Ipotizzo.
"Scorre in una sola direzione".
Non è che il tempo scorre.
E' l'energia che si trasforma e modifica l'ambiente (fisico e non)
La differenza di questa trasformazione dal punto A al punto B viene quantizzata nel tempo.
Perchè non posso tornare indietro?
Bè, dovrei ripristinare l'energia che è decaduta in tutto lo spazio/tempo che mi circonda ... ma da dove la sottraggo?
Come la fornisco?
L'energia non si crea, da qualche parte (se è decaduta) è fluita ma per farla tornare indietro devo (dovrei) fornire altra energia... come fare a risolvere questo dilemma?
Forse dovremmo usare un'altra energia? ... mmmm ... ma anche se ci riuscissi non sò... mi vengono in mente nmila paradossi.
Citazione (gio904)
Se tornassi in X non potrebbe essere la stessa X che avevo precedentemente visitato perché l'abbinamento coscienza-fotogramma sarebbe una ripetizione, e niente nel nostro cosmo esiste in più di un esemplare unico e irripetibile.
Infatti
Citazione (gio904)
Mi sono un po' dilungato e lascio la parola alle vostre considerazioni.

Abbi pietà delle mie follie lucide scritte velocemente.