Anche a me capita da qualche tempo con cadenza maggiore rispetto ad anni passati. Vorrei saperlo anchio che cos'è. Ormai per identificarli mi sono segnato mentalmente diverse sensazioni come le prove di realtà che fai per i sogni lucidi, io mi sono "fatto" delle prove di realtà per ciò che riguarda quell'evento che non so se chiamare de'javu. E quando penso che non mi capiti più è perché mi sta per riaccadere.
Quello che mi capita è che nel momento in cui vivo una specifica frazione temporale mi ricordo di averla già vista in un tempo non tanto passato. Ultimamente riesco a capire a quanto tempo dista la sensazione che provo, cioè se è un ricordo degli ultimi giorni o di una settimana o due. Il ricordo si fonda su una serie di sensazioni che provo, e che sono la mia "prova di realtà", che sono:
- movimento del corpo;
- che cosa sto pensando in quel momento;
- luminosità della stanza;
- calore della stanza;
- sensazione che mi provoca quello specifico momento;
- ecc...
Gli eventi che sono più facili da catalogare come de'javu(scusate non so come si scrive) sono quelli che riguardano date. Per esempio, un video che mi ricordo per la sensazione e per gli elementi poc'anzi accennati è facile vedere se lo hai già visto per la data di inserzione. Difficile quindi che tu abbia visto quel video in particolare se viene postato nell'ordine temporale di diverse ore da quando lo hai visto.
Mi capita più spesso, ultimamente, di vivere realtà analoghe a quelle che sto per vivere. Per esempio, malanga, non postava nulla dalla fine dell'anno passato. Mi chiedo un paio di settimane fa, senza motivo alcuno per chiedermelo, se e quando l'avrei mai rivisto in un video. Questo mi è capitato nell'ordine di eventi in un contesto particolare che non sto quì a dire. Questo me lo chiedevo all'incirca il 18-19 novembre. Il 16 novembre appare nel suo archivio di youtube un'intervista fatta il 15 novembre. Questo sebbene io non avessi nussuna fonte da cui reperire questa notizia. E' un esempio così, che comunque mi fa capire un paio di cose che mi domandavo, però ciò che mi domando è l'inverso del "possibile vedere il futuro?": possibile che in concomitanza con uno specifico evento ci venissero lanciati messaggi dell'incombenza di tale evento?
Non ce sto più a capì na sega

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![(!empty($user->lang['IMAGE'])) ? $user->lang['IMAGE'] : ucwords(strtolower(str_replace('_', ' ', 'IMAGE')))](http://www.liceomascalucia.it/plessi/labirinto%20di%20scale.jpg)
La mia logica si trova più e/o meno come gli omini dell'immagine appena postata.
No perché se tu hai degli avvisi di quel che ti sta per accadere vuol dire che, comunque, c'è "qualcuno" o "qualcosa" che recepisce questi messaggi, e di atempore abbiamo spirito-anima e mente(?), e che possa quindi avvisare chi lo sta per vivere anche se non so con chi identificare il "ricevente", a meno che non sia il corpo, ma dubito siccome il corpo è un cappotto.Sarei più ottimistico nel dire: io mi accontenterei di capire "che cosa" devo capire.
Al proposito io avevo iniziato a leggere 'Nulla succede per caso di Robert H. Hopcke, e non sono d'accordo, anche se sono solo all'inizio, sul fatto che "alcuni eventi" abbiano una struttura quasi da romanzo, io sarei più nel dire che non sono solo "alcuni eventi" ma è l'intera vita che la potresti interpretare in quella maniera.
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Comincio a capire la necessità degli Archetipi...
Per quanto non sia inizialmente d'accordo con Hopcke, sebbene non sappia chi sia, devo dire che questo romanzo è davvero scritto bene.
Io questi eventi ormai li identifico come Segnali stradali che mi indicano d'essere sulla giusta strada, soprattutto per la quantità. Consiglierei a chi ha buon intelletto di adottare l'interpretazione per archetipi del sogno alla realtà che vivete vi assicuro che la soglia fra reale e sogno si assottiglia di molto. Anche se non saprei se il prerequisito sia quello di essere in contatto con le parti che ci compongono.
Per quanto sembri incasinato quel quadro, a me sembra di poter toccare quasi con mano l'uscita...

e al tempo stesso di non capire neanche dove mi trovo.
Ho molti punti di domanda ma la domanda più sensata e al tempo stesso più insensata che mi viene da fare è: che cosa c'è da capire?
Che non c'è tempo?... facile da dire tutt'altra cosa da capire.
Ma perché avere il bisogno di capirlo?Aiuto

Queste così dette previsioni io penso che siano attribuibili in un raggio di tempo di "da quì" ad un massimo di "un mese", o forse varia dal livello della coscienza che si ha. E' vero che l'inconscio manda delle informazioni codificate al conscio ma che nel sogno il subconscio mezzo addormentato traduce in archetipi. Ma non trovo il perché debba esserci una necessità di inviare precedentemente un messaggio al proprio conscio di ciò che stiamo per vivere. Vero anche che noi siamo registi, attori, e spettatori allo stesso momento dalla nostra vita. Volete dire che nel marasma dei miliardi di informazioni che il cervello elabora ogni tanto capita che fuoriesca un "pesce" dall'immensa mole di dati(fiume)? E che perciò il motivo per cui capita con più frequenza non è altro che il "nostro" focalizzarsi sulla riva per vedere se salta fuori qualche pesce per notarlo prima che ritorni in acqua?
Ho come l'idea di mancare qualche cosa, ma non so che cosa.
Ah, scusa Martin, non era voluto l'analogia con il pescatore, non mi ero accorto che ti chiamavi proprio così.
