CITAZIONE
Senza una tecnica che "colleghi" o che "unisca" o che "avvicini", non si stabilisce alcun legame con la persona che crea la FP, ed è molto facile provarlo, perchè poi si possono testare i legami stessi.
E' molto facile provare anche il contrario, ovvero che una forma pensiero che nasce da Luciano è anche parte di Luciano stesso, quindi ogni contatto arbitrario con la forma pensiero conterrà al suo interno parte delle informazioni di Luciano. Da qui ad usare quella porta per arrivare direttamente a Luciano, la strada è breve.
E' la ragione per la quale, secondo la tradizione, il proprio nome magico ovvero l'aggancio simbolico a livello animico non deve assolutamente essere trasmesso a chiccessia. Allo stesso modo per il quale il nome di una qualsivoglia cosa è sinonimo di potere sulla cosa stessa.
In parole più terra terra, simbolicamente vale sempre l'equazione A + B = AB = C. Se consideri AB come la pura somma delle parti, è inequivocabile che il tuo discorso regge perfettamente; ma sappiamo anche che l'entità risultante è sempre maggiore della somma delle singole parti -C- (proprio Jena tirò fuori questo discorso, mesi fa), e questo qualcosa "in più" corrisponde proprio al concetto di forma pensiero, che percepisci ormai spersonalizzata. Però A e B ne sono comunque contenuti, dove uno dei due tra A e B puoi vederlo come identificativo del soggetto che ha compiuto l'azione (la formazione della FP).
E' vero quanto hai detto, che serve una tecnica adatta, ma ad un livello maggiore di coscienza non serve nemmeno quella, dato che si sta parlando di Aziluth, il piano archetipico e associativo. Qui il tempo ancora non esiste, non c'è una relazione di causa effetto, tutto si fonde simbolicamente secondo il contesto.
Ricordi quando ti parlavo delle cosiddette tecniche circolari, dove facendo agire l'impersonazione di un soggetto portava ugualmente modifiche al soggetto stesso? Tu ti metti nei miei panni, compi una determinata azione al fine di modificare un particolare comportamento, ed anche il mio carattere in parte cambierà, automaticamente. A + B = AB = C. Vuol dire che a tempo zero, o a tempo infinito (quindi parlo di potenziale, di spazio+energia senza l'asse del tempo), tu vedi la forma pensiero, ma vedi anche me, dato che entrambi siamo stati in "contatto". Mancando il tempo, in Aziluth i due fotogrammi "io che creo" e "la FP" sono sovrapposti.
Se io ti creo una forma pensiero intelligente, come ad esempio un'entità, ma anche perseguitatrice, tu puoi sapere che sono stato io solo lavorando nel puro piano di Aziluth, l'animico. Che come ben sai è piuttosto oltre l'oobe comunemente intesa, ma è pur sempre una possibilità e come tale percorribile.
Ah, se non si è capito Aziluth corrisponde al primo piano, quello della pura Coscienza.
La tua domanda a questo punto sarebbe: ok, e il legame tra il percepiente e la FP dov'è?
A(io che formo) + B(forma pensiero) = AB = C.
C(costrutto complesso di forma pensiero) + D(tu che ricevo) = CD = E.
"E" è proprio il legame, che in termini cabalistici è maschile: padre + madre = figlia (risultato tangibile nella realtà), figlio (risultato sottile, meno tangibile ma comunque esistente). Come vedi tornano sempre i quattro elementi, interessante non trovi?
CITAZIONE
Quando parlavo di "mandarla" mi riferivo al fatto che Jena "mandava" un pensiero in un certo suo posto della testa, consigliando agli altri di entrarè lì perchè lì lo avrebbero trovato: in realtà, se da un lato aumenta il placebo di entrambe le parti (dà sicurezza), dall'altro muove automaticamente delle energie nella persona percepita (con le conseguenze più varie) e fa creare un legame eterico dalla persona percepente alla persona percepita (con le conseguenze più varie) ancorandolo in quel punto.
Mettendo insieme le 2 cose, le "varie conseguenze" aumentano in termini di intensità, con i risultati che molte persone conoscono (di cui il mal di testa è forse la più lieve).
Di questo sono perfettamente d'accordo.
C'è comunque da dire che ognuno di noi ha bisogno di tappe e passaggi, ergo se da un lato a livello "inconscio" sei già pronto, dall'altro "logico-razionale" devi arrivarci man mano a forza di dimostrazioni.
Come nelle oobe dove è più logico pensare "io parto da qui, volo di là e finalmente arrivo a te", mentre sappiamo bene che lo spazio lì non è così necessario. Fatto sta che l'iniziando (chi inizia ad esplorare) difficilmente riuscirebbe a pensarla fin da subito come "io, te, quindi sono già con te".
D'altra parte i rischi sono più elevati, perché mettiamo in gioco più fattori apparentemente inutili che poi tanto inutili non sono (come in questo caso, il mal di testa).
CITAZIONE
Non conosco la tecnica a cui ti riferisci e quindi sono curioso, ma in realtà lo si può fare anche senza alcuna tecnica, più o meno come proposto nel theta healing (lì ancora c'è da levare qualcosina, ma è la cosa che più si avvicina ad una non-tecnica).
In effetti tanto tecnica non è, dato che c'è da fare una singola e semplicissima azione, mentre il resto vien da sé. Credo che troveremo molti punti in comune, non vedo l'ora di sperimentare nuovamente con te.

CITAZIONE
Meno il soggetto percepito sente, migliore l'azione sarà: se il soggetto non sente nulla, allora l'azione è perfetta, perchè vuol dire che il percepente ha percepito informazioni senza alcun bisogno di "chiederle" al corpo della persona o di creare legami come effetto collaterale del placebo consistente nell'immaginare di entrare nel corpo della persona.
Giuro che non ti seguo. Sembra interessante, puoi spiegarmelo meglio?
Se io mi accorgo che stai percendo da me, perché è meno efficiente da parte tua?
Inoltre: perché "immaginare" e "effetto placebo" nella tua frase sembrano usati come un qualcosa di minor effetto o comunque illusorio?
CITAZIONE
Al Musinè faremo tutte le prove che vorremo

Poi scriverò con calma, come promesso, qual è la teoria della percezione più valida finora e come può essere provata e applicata con un'esperienza pratica sicura e ripetibile, anche perchè è una cosa molto semplice da capire e da fare, dato che consiste in
meno cose di quelle presenti in qualsiasi metodo esistente, definendo come "metodo" un insieme ristretto e personalizzato di possibilità da concretizzare sul totale.
Dal punto di vista esoterico è:
più sono te, più percepisco da te, e quindi te (che è tutto il discorso fatto sopra). Che vale per qualsiasi cosa esistente, dall'idea astratta fino all'oggetto materiale (è la base della meditazione usata per ricevere informazioni a livello intimo).
Ma non vedo l'ora di sentire anche la tua, il tuo schematizzare alla Kenshirou è davvero superlativo.
P.S.: lo so, dovrei starmene a dormire pronto per domani, ma c'ho da preparare un rito di preparazione e mi tocca smadonnare con le corrispondenze.
Buona vacanza, pisellò!