Io posso risponderti secondo la cultura occultista. In uno stato normale la coscienza, che si focalizza sempre sul corpo più denso che abbiamo, rimane collegata al corpo fisico. Se invece si focalizza sul corpo astrale, a causa di una maggior mobilità di questo e per il fatto che con i sensi del corpo astrale si può percepire anche il mondo fisico (mentre non è vero il contrario), si ha la sensazione di stare fuori dal corpo. Nel mondo astrale vi sono anche colori che non hanno un corrispondente nel mondo fisico. Il legame esistente fra il corpo fisico e l'astrale, esistente fino a che siamo vivi, viene percepito, con i sensi astrali, come un cordone argenteo. Ma non c'è un problema di lunghezza del cordone, si può allungare a piacimento. C'è piuttosto da dire, che nel piano astrale potrebbe accadere di smarrirsi, e probabilmente non è una bella esperienza. Secondo la cultura occultista, i nostri corpi dal più denso al più sotile sono: fisico - emotivo(o astrale) - mentale - coscienziale(o akasico) - spirituale. Ciascun piano si suddivide in 7 sottopiani dando rilevanza ai 3 inferiori ed ai 4 superiori. Il corpo corrispondente ai 4 sottopiani superiori del corpo fisico, che rappresentano il livello subatomico della materia, è anche detto corpo eterico. Il corpo mentale superiore è anche chiamato corpo causale. Per trovare una corrispondenza con la Triade, suppongo che dovremmo associare Astrale+Mentale alla Mente, Akasico all' Anima e Spirituale allo Spirito. Nell'OBE quindi tutti i corpi della triade sono staccati cal corpo fisico. Ma, non si stacca niente in realtà è solo la coscienza che si focalizza su un corpo meno denso del solito. Avendo poca dimestichezza con la triade, posso solo fare delle congetture: se l'anima è veramente la coscienza ha le seguenti caratteristiche: Non muore fra incarnazioni successive (mentre muore la mente) ma anzi aumenta in ampiezza. - Conserva in sé la sintesi di tutte le esperienze che hanno contribuito alla sua ampiezza. Non ha un'interfaccia percettiva verso il mondo della coscienza a differenza della mente. Percettiva significa distaccata. La mente può PENSARE ad una cosa restando distaccata dall'oggetto del pensiero. La coscienza può ESSERE qualsiasi cosa ma non percepirla senza esserla. La coscienza può essere la mente, e quindi abbracciarne la realtà, la mente può abbracciare con il pensiero la realtà dei corpi più densi, ma non può farlo riguardo alla coscienza. Ovvero la parola "coscienza", alla coscienza, non gli somiglia neppure.
|